Quanti #sussidi riceve l’agricoltura italiana? Chi conteggia gli #sprechi?
A leggere i dati pubblicati dal Parlamento Europeo sinceramente ci sarebbe da farsi venire qualche turbolenza emotiva. L’Italia, anche se è un membro dell’Unione Europea particolarmente generoso nel pagare le sue competenze a Bruxelles, incassa “modesti” sostegni all’agricoltura rispetto alla Francia e alla Germania. Ancora una volta i nostri politici nostrani hanno dimostrato di non sapere che sostenere l’agricoltura vuol dire difendere imprese famigliari ossia tutto un territorio. La salvaguardia delle tradizioni agricole ed agroalimentari locali e la tutela della salute dei cittadini italiani dovrebbero essere considerate priorità nell’agenda dei nostri politici; ancora una volta si è perso l’occasione di essere seri! Ma quanto contiamo in Europa? Nulla, o comunque ben poco secondo l’analisi effettuata da #truenumbers: La commissione Europea ha intenzione di liberare nuove risorse economiche per l’agricoltura. Si tratta di un pacchetto supplementare di 6.3 miliardi di euro, oltre quelli già allocati, da destinare all’agricoltura. Queste risorse dovranno…
Dopo la #Brexit converrà fare la domanda #PAC ?
Dopo l’uscita della Gran Bretagna dall’UE gli agricoltori italiani si troveranno un’amara sorpresa: ridimensionamento dell’importo PAC percepito. Secondo l’articolo del Dr. Matteo Bernardelli non ci sono ombre di sorta ma solo amare certezze. Ora che fare? Ne varrà la pena continuare a fare la domanda PAC considerando i costi delle sindacali agricole e la giungla burocratica? A voi la risposta, a noi la certezza della fregatura ! Meno soldi per gli agricoltori Più che una sensazione, sembra una certezza. E riguarderà la prossima Pac, quella compresa tra il 2021 e il 2027, ammesso che rimanga la cadenza settennale delle Politiche agricole comunitarie. Un pit-stop sembra ci sarà con il prossimo 1° gennaio, limitato a poche correzioni di natura tecnica. Fino alla fine di marzo i parlamentari europei potranno proporre emendamenti al cosiddetto Regolamento Omnibus, di cui il vicepresidente della Commissione Agricoltura del Pe, Paolo De Castro, è relatore per gli…
Terremoto – #Striscia la notizia agisce, le #istituzioni pensano agli affari loro
“Non vi lasceremo soli” e poi elicottero, volo di Stato e si torna a parlare solo di quello che fa comodo alle loro comode poltrone romane. Oramai siamo stufi di scriverlo sulla nostra Pagina Facebook, abbiamo ben capito che in Parlamento l’unico argomento è la legge elettorale e lo “strattonamento” politico (di facciata) sulla data del voto. Dei poveri disperati che si spaccano la schiena al gelo, con gli animali che muoiono assiderati o sbranati dai lupi, non gliene frega più niente, la “promessina” da chierichetto alla domenica a Messa l’hanno fatta e la coscienza se la sono ripulita per il tempo necessario a sistemarsi i loro giochi di palazzo. Che Striscia la notizia sia diventata una istituzione, anzi, anche meglio perchè le istituzioni falliscono le loro azioni nella burocrazia e nelle mazzette, mentre loro, a testa bassa, parlano, denunciano e infine agiscono. E’ il caso di oggi, 30 gennaio…
#Politica anni luce dalla #realtà – Gli allevatori #sconsigliano ai figli di seguirli
Altro che migliaia di aziende agricole nuove, altro che articoli ridicoli di certe sindacali, qui siamo alla fame e non c’è nessuna luce in fondo al tunnel… e se c’è è quella del treno che corre verso di noi! L’articolo de “Il Giorno” fotografa e certifica quello che diciamo sin dalla nostra nascita, non c’è più trippa per gatti, anzi tra un pò manco i gatti ci resteranno in questa valle di lacrime. Lo sfogo sincero dell’allevatore Sig. Speziale nell’articolo non fa altro che ribadire che il mercato è alla fine, si sta grattando il fondo del barile e che a fatica si portano a casa 1.000 Euro al mese, lavorando dalle 5 del mattino alle 21 della sera. Leggendo questo articolo, i felici articoli del MIPAAF e delle amiche Sindacali sono delle barzellette raccontate male, quelle che non fanno nemmeno ridere. «Una politica miope fa credere ai giovani che l’agricoltura…
Campagna amica – Carlo #Petrini presidente, in pratica #Moncalvo da la gestione dell’AVIS a #Dracula
Un altro alfiere sulla scacchiera di Moncalvo. Non è una notizia fresca, è di fine settembre, ma notate come la più importante Sindacale d’Italia sia in grado di costruirsi un team d’eccellenza, nonostante la devastante crisi del mercato che dovrebbe salvaguardare. Sicuramente il Dr. Petrini avrà preso la Presidenza della Fondazione Campagna Amica per pochi spicci al mese, tanto per non stare davanti alla TV ad annoiarsi tutto il giorno, ecco… Certamente dal canto suo, Petrini non avrà alcun interesse, data la sua posizione in Slow Food, su quanto potrà attingere dai contatti in Campagna Amica, la sua posizione non gli darà sicuramente alcuna posizione di favore negli scambi commerciali che probabilmente si concreteranno o si sono già concretizzati. Il Dr. Moncalvo non perde mai occasione per lasciare un “buon partito”… oddio forse ho usato una parola un pò poco consona… un “buon tecnico” libero sulla piazza, meglio portarlo a…
Pac 2016: la UE ordina l’anticipo del 70% ma non ci sono i soldi
Alle barzellette politiche nostrane purtroppo non riusciamo ad abituarci ! L’Informatore Agrario annuncia infatti si l’importante decisione dell’Unione Europea di procedere ad anticipare buona parte della PAC 2016, aiutando di fatto le Aziende Agricole colpite da grave crisi economica, ma dall’altra fa emergere l’impossibilità economica delle casse istituzionali ad affrontare tale spesa. Anche quest’anno l’UE ha dato la possibilità ai Paesi membri di derogare dalla prevista tempistica per la liquidazione dei pagamenti diretti e, per dare respiro all’asfittica situazione di cassa delle imprese agricole dei diversi settori in difficoltà, è stata concessa la possibilità di anticipare fino al 70% degli importi, anziché utilizzare l’aliquota del 50% indicata dal regolamento. L’Italia ha deciso di avvalersi di questa possibilità e a tale fine ha predisposto due atti amministrativi: la nota Mipaaf indirizzata ad Agea con la quale sono state impartite le direttive ministeriali per la messa in atto delle procedure, e la…
L’Italia deve restituire 7 milioni a #Bruxelles. Il #fallimento della nostra #burocrazia
Non è una barzellatta. Tutto vero. La burocrazia e l’organizzazione italiana fanno acqua da tutte le parti. Questa vicenda descritta da Alberto Gamberini lascia veramente l’amaro in bocca, vista anche l’attuale situazione in cui versa l’agricoltura italiana. Non siamo capaci di controllare a dovere come vengono spesi i soldi che Bruxelles destina all’agricoltura. Lo ha sancito il Tribunale della Ue, che con sentenza del 12 maggio ha condannato l’Italia a restituire quasi sette milioni di euro (per l’esattezza 6,886 milioni). Si tratta di una vicenda che risale al periodo compreso fra il 2006 e il 2009, quando furono previsti sostegni agli allevatori di bovini e ovini attingendo alle risorse messe a disposizione da vari fondi, come il Feoga (Fondo europeo agricolo di orientamento e garanzia), il Feaga (Fondo europeo agricolo di garanzia) e il Feasr (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale). Condizione vincolante quella di controllare la correttezza nella…
La politica europea vuole #inscatolare l’#Italia
Una settimana fa, nell’occasione della visita di Rohani in Italia, è stato messo in evidenza l’atteggiamento che la politica ha nei confronti dell’eccellenza italiana. Si, la nostra tanto decantata Patria, madre di Leonardo da Vinci, di Raffaello Sanzio, di Guglielmo Marconi, “la culla della cultura” così siamo identificati in tutto il mondo, messa alla gogna dal vil denaro. Roma che una volta era la dove la cultura nasceva e cresceva, capitale di un Paese potente e fiorente in tutto il mondo conosciuto, è diventata una nazione accattona e servile. Svendiamo la nostra essenza per paura di sprofondare tra le macerie di quello che siamo stati, perchè adesso il nostro patrimonio storico ineguagliabile nel mondo, è diventato un peso, un costo e per la politica anche un intralcio. Tutti gli altri Paesi che hanno uno straccio di storia, innalzano musei e ne cantano le lodi, a noi invece da fastidio, tanto da…