MIPAAF – 2018 Anno del cibo #italiano e poi varano il #CETA
Tutti conoscono il proverbio “Il mattino ha l’oro in bocca” e con questa spinta, oggi il nostro solerte Ministro Maurizio Martina ha dichiarato quanto segue: “Grazie ad Expo Milano abbiamo rafforzato la promozione della cultura del cibo, inteso come strumento di democrazia e di uguaglianza, come chiave per la tutela della biodiversità e lo sviluppo sostenibile del nostro Pianeta. Dedicare il 2018 al cibo italiano, quindi, è una scelta tutt’altro che banale. Significa porre ancora una volta l’accento su parole chiave come qualità, eccellenza e sicurezza che rendono unici i nostri prodotti. Significa valorizzare il lavoro di migliaia di agricoltori, allevatori pescatori, artigiani e produttori alimentari. Il mondo ha fame d’Italia. Ce lo dimostrano i dati dell’export in continua crescita, che ha superato i 38 miliardi di euro, e i risultati positivi della prima edizione della ‘Settimana della cucina italiana nel mondo’ promossa in collaborazione con il Ministero degli Esteri e…
TTIP – Lo spettro dell’infamia sulla decisione dell’EU contro la raccolta #firme #StopTTIP
E’ inutile, alla speranza della buona fede nella gente continuiamo a crederci ed immancabilmente finiamo per doverci asciugare lacrime di delusione. Si appellano al “principio di democrazia”, come si legge dalla loro emissione, i benpensati dell’EU, che potete leggere in questo link, eccovi l’estratto più significativo: A tal proposito, il Tribunale osserva in particolare che il principio di democrazia, che fa parte dei valori fondamentali su cui poggia l’Unione, così come l’obiettivo sotteso alle iniziative dei cittadini europei (vale a dire migliorare il funzionamento democratico dell’Unione attribuendo a qualunque cittadino un diritto generale a partecipare alla vita democratica) impongono di adottare un’interpretazione della nozione di atto giuridico che includa atti giuridici come una decisione di avvio di negoziati finalizzati alla conclusione di un accordo internazionale che (come il TTIP o il CETA) mira incontestabilmente a modificare l’ordinamento giuridico dell’Unione. Il Tribunale constata, inoltre, che non è giustificata l’esclusione da tale…
Organizzazione mondiale del #commercio – Alla faccia dell’#imparzialità!
Evidentemente a Barack Obama non deve essere piaciuta la “guerra” messa in piedi dai tanti movimenti No – TTIP (compresi noi) da lui tanto ostentato e fortemente voluto. Forse uno dei pochi contentini da parte della sua amministrazione al mondo imprenditoriale. Visto che, secondo l’articolo articolo comparso ieri sul sito di Agronotizie, il giorno 28/12/2016, ben 3 settimane prima dell’insediamento di Trump, a Barack dicevamo non è tanto andato giù il fallimento totale delle trattative sul TTIP che avrebbe lasciato campo libero ad import & export da e per gli USA, se l’è presa così tanto da scatenare l’imparziale Organizzazione mondiale del Commercio, che vista il nome, dovrebbe guardare al mondo intero, avere un atteggiamento uguale su tutti, evidentemente non è così, visto che hanno scagliato una scure da 100% di dazio (!!) su alcuni prodotti provenienti dall’Unione Europea. Che gli americani fossero permalosi e vendicativi non dobbiamo dirvelo noi, basta…
Progetto Nazionale dice NO al CETA. E le altre forze politiche e sindacali ?
Giudicate voi ma i fatti dicono che l’unica forza politica scesa in piazza nella Capitale della Cultura 2016 e Capitale Gastronomica Europea è Progetto Nazionale. Mentre nel Parlamento Europeo Lega e M5S votavano contro il trattato commerciale Canada-UE, le sindacali italiane hanno fatto finta di nulla (chissà come mai!) o hanno definito il tutto un’opportunità (per chi?). Mentre la nostra becera politica era ed è occupata nelle lottizzazioni delle poltrone manageriali statali e nel sostegno finanziario alle care amiche banche, nessuno si è soffermato sulle drammatiche conseguenze economiche ed occupazionali che il CETA porterà in Italia. Il CETA è l’intesa UE-Canada che, in seguito ai negoziati avviati nel maggio 2009, conclusi nel settembre 2014 e firmati il 30 ottobre 2016, ha visto il suo passaggio al Parlamento Europeo, con il sostegno di forze politiche di ogni colore, che hanno approvato l’accordo economico e commerciale globale con l’obiettivo di aumentare il…
CETA – Ancora #guai in vista: #Messaggio da stop-ttip.org
IMPORTANTE E URGENTE! Ne parliamo da anni di questi Trattati: TTIP -TISA E CETA ma siamo arrivati al punto che da oggi dobbiamo prendere dei provvedimenti URGENTI, chiedo un aiuto a tutti i cittadini, Pescatori, Agricoltori, piccoli artigiani insomma TUTTO il Popolo Italiano e di tutti i 28 Paesi membri di fare un passaparola e chiedere a gran voce a chi ci rappresenta di VOTARE CONTRO QUESTO TRATTATO CETA UE-CANADA. Da oggi ci dovremmo impegnare, fino al giorno del voto sul CETA che si terra’ nella plenaria di febbraio, quando ci sarà l’ultimo e decisivo voto dell’intero Parlamento europeo a informare tutti delle conseguenze di questo trattato e non facendo sconti a NESSUNO chiederemo a tutti gli Europarlamentari dei 28 paesi membri di esprimersi di votare NO contro il CETA. Con questo trattato Vi diro’ anche come farlo e venire a conoscenza a chi ancora non si e espresso nonostante…
TTIP – #Trump mette la parola #fine sul #trattato
A quanto pare non eravamo solo noi a pensare che questi trattati fossero delle gran porcate che non avrebbe portato nulla di buono, soprattutto per noi (ma fortunatamente Donald Trump guarda solo alla “sua” America) da questa parte dell’Oceano. Resteranno a bocca asciutta coloro che già facevano i conti di invaderci con lo scarto delle loro produzioni, come purtroppo accade con il Canada ed il CETA, che speriamo naufraghi come TTP e TTIP. Il Presidente Trump mette davanti a tutto e tutti, la forza economica e la sopravvivenza degli Stati Uniti, cercando di creare del protezionismo che, se portato all’estremo sicuramente non farà bene nemmeno a loro, ma se ben fatto, sicuramente aiuterà l’economia interna, favorendo l’occupazione, cosa che nel nostro Paese si fatica a capire evidentemente. Gli effetti del nostro sistema politico e finanziario sull’occupazione sono sotto gli occhi di tutti, le aziende italiane, quelle che sopravvivono, spostano le…
CETA: La Regione belga della Vallonia dice NO all’accordo commerciale UE-Canada. I nostri #sindacati dormono ?
Per nostra fortuna ci sono Paesi in Europa che non si lasciano abbindolare da politici senza scrupoli che descrivono il CETA e il TTIP come la terra promessa dell’economia nostrana ! In Italia vige il silenzio dei nostri politici, abituati a firmare senza porsi nemmeno una domanda e con la schiena ricurva davanti agli sponsor del momento. Ma i sindacati agricoli che fine hanno fatto ? Sono talmente interessati del lavoro dei propri associati che hanno deciso, quasi quasi, di appendere il cartello “non disturbare” all’entrata dei propri uffici. Nel frattempo, grazie a cittadini europei con diritto di voto, i trattati spazzatura vengono definitivamente e democraticamente stoppati. Il Canada getta la spugna e abbandona il CETA, dopo che le trattative con il governo regionale della Vallonia si sono protratte oltre il limite dell’ultimatum di Juncker. A parere di molti osservatori il CETA è morto e sepolto, come il TTIP. La…
Gli oppositori al #TTIP sono ottusi
Egregio Dott. Giorgio Barba Navaretti, Prendo l’occasione del suo articolo del 31 agosto su Il Sole 24 Ore, a titolo “Sul trattato transatlantico (TTIP) troppi calcoli elettorali“, per sottolineare certo come sia in Germania sia in Francia avviate alle prossime elezioni ciò possa essere vero, ma ci sarebbe certamente un valido motivo. Le conclusioni a cui lei giunge “Fa onore alla Commissione Europea procedere con il negoziato e al Governo italiano stare lontano da posizioni così ottuse“. Riferendosi alle dichiarazioni del Ministro tedesco dell’Economia, Sigmar Gabriel, che attesta: “I negoziati con gli USA sono falliti perchè noi europei non abbiamo voluto sottometterci alle richieste americane. Sulla stessa linea il Ministro al Commercio Estero francese, Matthias Fekl“, sembrano prive dei contenuti necessari per confermarle. Due possono essere le possibilità, o non ha mai letto nulla del Trattato TTIP, oppure è solo propaganda in favore degli USA e delle Multinazionali che l’hanno…
Il #TTIP tradisce la ragion d’essere dello #Stato
L’articolo di Alberto Battaglia permette sicuramente di fare una importante riflessione sul ruolo degli Stati, nel caso in cui sottoscrivessero i trattati internazionali del TTIP e CETA. L’unica cosa certa è che il comune cittadino verrà spogliato di ogni diritto. Il TTIP, il TISA e il CETA, trattati commerciali in corso di negoziato o prossimi alla ratifica che, fra gli altri, coinvolgono l’Unione Europea e l’Italia, sono viziati da negoziati “privi di legittimazione democratica” e contengono aspetti che negano “la ragion d’essere” tanto dello stato, quanto dell’impresa. Quest’interpretazione, che da tempo caratterizza numerosi gruppi contrari alla globalizzazione, è anche quella dell’Esperto indipendente per la promozione dell’ordine internazionale equo e democratico delle Nazioni Unite, Afred de Zayas. L’autore cubano, attualmente docente di diritto internazionale presso la School of Diplomacy e International Relations di Ginevra (Svizzera), ha divulgato lo scorso 24 giugno la propria visione sui tre accordi internazionali che puntano ad…
#TTIP, per il momento non si farà, scarsa fiducia
Come spesso accade, è la Francia a metterci una pezza sull’indecisione Europea! Siamo molto contenti che gli accordi di libera circolazione tra USA e Europa TTIP ed il CETA, non si faranno più, lo leggiamo con vera soddisfazione sull’articolo del Wall Street Italia. Le nostre sensazioni su come avrebbe distrutto le economie europee (scusate l’egoismo, ma a noi interessa di più la nostra), il presidente del Consiglio francese Manuel Valls, poi sostenuto dal viceministro francese del commercio con l’estero Matthias Fekl hanno visto il giusto ed hanno visto lungo. Al contrario del nostro ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, che invece lo sponsorizzava, forse non aveva immaginato l’effetto “Hiroshima” che avrebbe avuto sui nostri mercati, per lui forse era importante farsi vedere dagli amici oltreoceano che era dalla loro parte, d’altronde si sa che l’Italia ancora paga i debiti di riconoscenza nei confronti di chi ha “liberato” la nazione dal nazismo, forse stava mostrando riconoscenza,…