Boom di #import, crolla il #prezzo del #latte ovino
Questa è un chiaro esempio di cosa significa Europa: povertà e svalutazione del nostro sudore e dei nostri prodotti. Quando capiremo che il settore primario italiano sarà completamente eliminato da Bruxelles ? L’articolo di Agronotizie non lascia dubbi in merito. Ovviamente le Istituzioni tacciono ! Tempi duri per il latte ovino, entrato in una spirale di prezzi bassi che sembra emulare la difficile situazione del latte vaccino. Il forte aumento dell’export registrato nel 2015, con uno straordinario più 23%, ha consentito al latte di raggiungere quotazioni che sino a pochi mesi fa superavano in alcuni casi i 100 euro per ettolitro, un euro al litro. Un aumento che per il latte ovino prodotto in Sardegna ha sfiorato il 16% in più rispetto all’anno precedente. Poi da marzo di quest’anno i prezzi hanno iniziato a precipitare senza sosta. Per il latte prodotto in Lazio Ismea riporta il 17 giugno quotazioni di…
Il settore primario inglese ha votato in massa contro l’#Europa
Il settore agricolo di tutta Europa è oramai diventato insofferente verso la UE della finanza e delle banche. Gli agricoltori e gli allevatori inglesi si sono compattati per dire “basta” a questa Europa oramai malata ed al collasso. In Italia gli operatori del primario cosa voterebbero se gli fosse data la possibilità? Il Brexit ha vinto, e il Regno Unito è fuori dalla UE, per decisione dei suoi cittadini. Analizziamo ora i risultati di questo storico voto in base alle zone in cui il referendum ha avuto luogo. Il Regno Unito è diviso in quattro stati, Inghilterra, Galles, Scozia e Irlanda del Nord. Il “Leave” ha trionfato in Inghilterra, con 15,188,406 voti (53.4%). Il “Remain” riceve 13,266,996 voti (46.6%). Affluenza al 73%. Anche in Galles il Leave ha vinto con 854,572 voti (52,5%) contro 772,347 voti (47,5%) per il Remain. Affluenza al 71,7%. L’Irlanda del Nord ha visto un prevalere…
Invasione di #pecorino taroccato, la rivolta dei produttori
Continuano gli antipasti del TTIP. Ora tocca al pecorino. Come fanno i nostri politici a non vedere la distruzione delle nostre eccellenze agroalimentari? Il menefreghismo verso le produzioni del primario, condito da incapacità amministrativa, ha trasformato la politica nostrana in una vera e propria barzelletta. Perchè il nostro Ministero, attraverso le ambasciate, non opera un’azione di controllo e di tutela del Made in Italy nel mondo? A voi la risposta, a noi la certezza della vergogna. Grazie all’articolo de Il Giornale potremmo appendere uno scorcio sulla realtà delle patacche. Sulla busta il nome “pecorino” e una mucca sorridente a fare da accompagnamento. Cosa c’entri un bovino con il pecorino romano, non si capisce. Ma è quello che si vede sulle confezioni dei prodotti “taroccati” negli Usa, in Cina e nell’Est Europa e poi venduti come italiani. Anche se di nostrano non hanno nulla. Pecorino, il made in italy in ginocchio Oggi…
Xylella: la #Puglia deve pagare gli errori dell’#UE
Alla fine la terra pugliese deve pagare per l’incapacità dell’UE di assicurare confini chiusi a materiale vegetale infetto. In Europa tutto può entrare senza alcun controllo e/o comunque con controlli che fanno ridere perfino i polli. Alla fine chi ci rimette sono sempre i nostri produttori con un devastante impatto sociale ed economico sul territorio. I sindacati, in questa drammatica situazione, fanno praticamente quasi finta di nulla perchè, in definitiva, i propri soci non vengono nemmeno ascoltati. Olivicoltori lasciati soli. A leggere l’articolo di Repubblica faremo volentieri a meno, specie per chi ama questa straordinaria terra. Gli ulivi del Salento colpiti da xylella fastidiosa, e quelli sani nel raggio di 100 metri, potranno essere abbattuti. La Corte di giustizia Europea spegne le speranze della Puglia di riuscire a salvare gli alberi infettati dal batterio killer, pronunciandosi sulla questione sottoposta da alcuni proprietari di uliveti salentini e inoltrata per questioni di…
#TTIP: l’arroganza delle #multinazionali, l’amore per il #potere da parte dei #politici
Con l’approvazione del TTIP verrebbero certamente spazzate via le nostre eccellenze. Nel vedere i retroscena dei lavori per la definizione di tutti i capitoli di questo trattato c’è veramente da mettersi le mani nei capelli. Ai politici europei, assetati di potere, non interessano il rispetto dei diritti e la tutela della salute dei propri cittadini. Ma chi ha mai eletto questi rappresentanti incapaci? L’articolo de Il Fatto Quotidiano lascia una sensazione di profondo disgusto. La procedura di arbitrato internazionale a cui le multinazionali avrebbero accesso contro gli Stati è tra i temi meno digeriti dall’opinione pubblica nel dibattito sul Ttip, il trattato commerciale in fase di negoziazione tra la Commissione Europea e gli Stati Uniti. Ma mentre le trattative sul Transatlantic Trade and Investment Partnership languono, rendendo meno probabile anche il via libera a quello che all’inizio era stato battezzato Investor-state dispute settlement (Isds ) e poi Investment Court System…
Etichettatura #latte: il #Governo Renzi e #Coldiretti danno il via alla carnevalata. L’analisi del #decreto
Da ieri finalmente ha avuto inizio la carnevalata milanese della Coldiretti. A dare l’annuncio dettagliato e preciso è come di consueto Agricolae. Coreografia eccezionale, densa di bandiere e cappellini gialli, pagata con il sudore degli associati. Ospiti di primo livello, forti di dichiarazioni importanti ed inedite. Grande platea costituita principalmente di dipendenti e, in misura contenuta, da agricoltori. L’accoglienza calorosa al premier, densa di fischi e di grida, è stata coperta grazie alla musica da discoteca e dalla voce dell’organizzatore che incitava ad alzare le bandiere e ad applaudire; ovviamente il filmato è stato immediatamente e misteriosamente interrotto. Facciamo il punto ed alcune osservazioni sul decreto interministeriale sull’etichettatura del latte già firmato ed inviato a Bruxelles: –CADE OGGETTO ASSOCIATIVO COLDIRETTI: di fatto è caduto l’oggetto associativo della Coldiretti perchè il Segretario ha trasformato il sindacato in un’organizzazione politica. Gesmundo, l’uomo da almeno un milione di euro annui, che non conosce…
Il #TTIP potrebbe mettere in #ginocchio le nostre #Aziende
L’articolo straordinario di Vois Magazine non lascia alcun dubbio: il TTIP va fermato perchè apporterà un danno incalcolabile alle nostre Imprese. Si chiama Transatlantic Trade and Investment Partnership, meglio noto come TTIP, ufficialmente è finalizzato a «ridurre le barriere commerciali» e a «rilanciare la crescita economica per uscire dalla crisi». Dopo quasi tre anni di silenziosi negoziati, da qualche settimana, l’accordo commerciale tra Unione Europea e Stati Uniti è finalmente al centro del dibattito internazionale. “Per Feditalimprese la firma del trattato potrebbe provocare un danno economico consistente alla già critica situazione delle piccole e medie Imprese italiane, il TTIP porterà molti agricoltori d’Europa a confrontarsi con una maggiore concorrenza e prezzi più bassi da parte dei competitor Usa minacciando le aziende agricole di tutta l’area dell’UE”. I prodotti alimenti a denominazione d’origine protetta rischieranno di essere confusi con prodotti analoghi, prodotti anche negli Usa, realizzati con norme igieniche più blande di…
UE: troppo #latte, meglio abbattere i #bovini. Poche ore al via libera
L’annuncio è atteso nelle prossime ore. A Bruxelles tutto è pronto. Come anticipato nel nostro articolo “Soldi UE agli Allevatori che chiudono. La fine del #latte italiano” l‘UE deciderà ufficialmente di dare un sostanzioso contributo per abbattere i bovini così da ridurre il numero degli allevamenti. Sapremo importo del beneficio e procedura da seguire. I Paesi che beneficeranno maggiormente saranno la Germania e la Polonia; sull’Italia, grazie alla presenza di numerose DOP, l’impatto della misura sarà probabilmente limitato alle stalle produttrici di latte alimentare. Saranno efficaci queste misure? Sicuramente sarà l’occasione giusta per eliminare buona parte della struttura produttiva europea, di una buona parte della protesta sociale e politica oltre di riduzione degli impiegati e dirigenti negli uffici sindacali e delle strutture agricole pubbliche. Dr. Nicola Gozzoli Presidente Insieme per la Terra
L’#acquacoltura europea, parte importante della nostra #economia
In Europa, l’acquacoltura rappresenta circa il 20% della produzione di pesce, molluschi, piante e impiega circa 85.000 persone. Si tratta quasi sempre di piccole imprese costiere o di aree interne. L’acquacoltura in Europa è rinomata per la sua alta qualità, la sostenibilità e gli elevati standard per il consumatore. Na parliamo stamattina a Bruxelles con il commissario Vella a Bruxelles… Secondo me, l’acquacoltura di “qualità” riducendo la pressione sugli stock può affiancarsi alla pesca artigianale come garanzia per i consumatori e il rispetto dell’ambiente. Molto meglio di ciò che importiamo da fuori Europa (vedi miei post precedenti) di cui non conosciamo la storia ambientale e sociale, come Thailandia e Filippine, ad esempio. In Europa ricordiamoci che importiamo 4 volte i prodotti ittici che consumiamo… Da qui dobbiamo partire, ragionando sull’acquacoltura, sapendo che mangiare pesce fa bene ma bisogna mangiarlo buono e rispettando le specie e la loro sopravvivenza. Purtroppo, però,…
La #barzelletta dell’#etichettatura europea
Continuano le barzellette sull’indicazione di origine indicata in etichetta. Appelli, buone intenzione, promesse su promesse ma dopo anni nessun risultato concreto da parte dei nostri Eurodeputati. Incredibile la carrellata di appelli e indignazioni relativamente al falso Made in Italy della situazione, ma nessuno fa qualcosa di concreto. Sorge spontanea una domanda: ma è mai possibile che le sindacali e le nostre forze politiche non riescano a fare un lavoro di squadra? BRUXELLES – Nuovo appello dell’Europarlamento alla Commissione europea per l’introduzione dell’etichettatura di origine obbligatoria per tutti i prodotti alimentari a base di carne, ma anche latte e prodotti caseari. L’Assemblea di Strasburgo ha approvato in questo senso una risoluzione, non vincolante, con 422 voti a favore, 159 contrari e 68 astensioni, chiedendo di valutare lo stesso obbligo anche per i prodotti ‘monoingrediente’ come passata di pomodoro, zucchero o riso, e per gli ingredienti che costituiscono piu’ del 50% di…