Che il primato tedesco nel settore automobilistico sia oramai tramontato lo sapevamo tutti ma nessuno si poteva immaginare che anche nella produzione delle loro famose birre ci fossero sorprese sconcertanti. Secondo la Gazzetta di Mantova si sono evidenziate tracce di diserbante in note marche tedesche.
BERLINO – Cinquecento anni fa Guglielmo IV di Baviera firmò il decreto sulla purezza della birra, indicazioni che in parte ancora oggi ne governano la produzione. Il solenne anniversario rischia però di essere celebrato senza bollicine: l’Istituto per l’ambiente di Monaco, organizzazione che si batte per le colture biologiche, ha realizzato uno studio secondo cui 14 marche di birra tedeschi contengono il diserbante glifosato.
Si tratta di una sostanza che da tempo divide gli esperti: per alcuni potrebbe essere cancerogena, per altri invece non è pericolosa per la salute dell’uomo. L’allarme è scattato in Germania, ma riguarda molti Paesi, tra cui anche l’Italia. «Il glifosato è ampiamente presente anche in cibi e bevande commercializzate in Italia», spiega all’Ansa Franco Ferroni, responsabile Agricoltura del Wwf Italia. «Si tratta di una sostanza utilizzata per trattamenti agricoli in modo massiccio e ripetuto e che può rappresentare un pericolo – prosegue Ferroni – eppure solo in Lombardia ne viene monitorata la presenza nelle acque, mentre nel resto di Italia non c’è nessun obbligo di rilevazione. Chiediamo venga esteso il monitoraggio».
Il test in Germania ha coinvolto alcune fra le più note birre: Beck’s, Paulaner, Warsteiner, Krombacher, Oettinger, Bitburger, Veltins, Hasseroeder, Radeberger, Erdinger, Augustiner, Franziskaner, König Pilsener e Jever. I livelli registrati oscillano fra 0,46 e 29,74 microgrammi per litro, nei casi più estremi quasi 300 volte superiori a 0,1 microgrammi, che è il limite consentito dalla legge per l’acqua potabile. Non esiste invece un limite per la birra. La comunità scientifica è però divisa sugli effetti. L’organismo internazionale Iarc (International Agency for Research on Cancer) lo ha classificato come «probabile cancerogeno per l’uomo» nel marzo 2015.
Ma per l’Istituto federale tedesco per la valutazione del rischio il glifosato non è pericoloso: «Un adulto dovrebbe bere intorno ai mille litri di birra al giorno per assumere una quantità di glifosato preoccupante per la salute».
Mentre avanza la caduta qualitativa della birra tedesca scoppia il boom di quella italiana tanto da avere un posto d’onore al Vinitaly.
Per la terza volta consecutiva AssoBirra torna a Verona al Vinitaly e anche quest’anno sarà presente per offrire a curiosi e amanti un assaggio della bevanda che ha conquistato 35 milioni di italiani. AssoBirra (Associazione dei Produttori della Birra e del Malto) gestirà uno spazio di oltre 400 mq (al quale sono da sommare altri 600mq a disposizione delle aziende, per un totale di 1000mq dedicati alla birra), dove saranno presenti circa 15 aziende del settore (per un totale di oltre 30 birrifici considerando anche gli altri presenti in ferie), per celebrare un prodotto che da millenni viene preparato con 4 elementi naturali, senza conservanti e coloranti.
Noi consumeremo la straordinaria birra artigianale italiana, e voi?
Dr. Nicola Gozzoli
Presidente Insieme per la Terra