Vi siete mai domandati cosa succederà quando il TTIP entrerà in vigore? Nel totale silenzio – assenso di buona parte della nostra politica e del mondo sindacale riportiamo l’articolo apparso sul sito di Beppe Grillo.
Gli Stati Uniti gettano la maschera. Con il TTIP vogliono invadere il mercato europeo. Il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti ha pubblicato un rapporto che analizza le conseguenze su import ed export per le due sponde dell’Atlantico qualora il TTIP venga approvato. I risultati sono impressionanti.
Con il TTIP e la rimozione delle protezioni sanitarie nel commercio, il surplus europeo scenderebbe da 7,6 a 0,1 miliardi di euro. Gli Stati Uniti esporterebbero in Europa beni dal valore di oltre 9,5 miliardi di dollari. Le eccellenze dell’agricoltura europea verrebbero rase al suolo. A chi conviene, dunque, il TTIP? Sicuramente no a chi produce in Europa.
L’obiettivo degli Stati Uniti è quello di rimuovere tutte le barriere al commercio e azzerare i dazi di ingresso. In Italia e in tutti i paesi europei entrerebbero, così, alimenti e prodotti altamente nocivi o le cui conseguenze sulla salute delle persone sono oggi sconosciute. Negli Stati Uniti vengono considerate barriere i regolamenti europei che vietano l’uso di sostanze potenzialmente nocive nell’agricoltura e nell’allevamento, come per esempio certi di pesticidi o gli OGM. E infatti i prodotti americani che più beneficerebbero del TTIP, secondo lo studio del Dipartimento dell’agricoltura americana, sono la carne (+965%), il latte in polvere (+900%), il formaggio (+987%), ma soprattutto il pollo (+33.500%) e il maiale (+4.000%).
Oggi il volume degli scambi di carne suina e avicola è bassissimo perché gli americani trattano queste carni con sostanze nocive vietate in Europa, come ormoni della crescita, cloro e ractopamina. Ecco spiegato il boom: con il TTIP questi prodotti entrerebbero in un mercato oggi chiuso per ragioni di salute pubblica.
Lo studio americano fa, inoltre, una specie di lista nera in cui elenca quelle leggi a protezione dei consumatori europei che gli americani vorrebbero fare saltare. Tra questi ci sono il divieto sull’uso di cloro per la pulizia delle carcasse animali, l’importazione massiccia di OGM, il divieto di vendita di carne e prodotti animali cresciuti con ormoni della crescita, i limiti al numero di cellule somatiche nel latte vaccini.
Gli Stati Uniti vogliono rovesciare la bilancia commerciale fra le due sponde dell’Atlantico: oggi l”Europa esporta ogni anno negli Stati Uniti prodotti agro-alimentari per un valore di circa 23 miliardi di dollari e ne importa dagli Stati Uniti per 14 miliardi di dollari. Con il TTIP si rovescerebbe tutto, a detrimento degli interessi economici europei.
La nostra Associazione ritiene che sia necessario interrompere immediatamente la discussione su questo trattato così da impedire gravi danni alla salute della popolazione europea e ripercussioni economiche devastanti sul settore primario italiano già colpito duramente in questi anni.
Dr. Nicola Gozzoli
Presidente Insieme per la Terra