“Dio vede e provvede” è il caso di dire per descrivere quello che succede nel più grande sindacato cattolico italiano. Per rimpinguare le casse, dopo la recente disponibilità del Governo, è stata lanciata su tutti i media l’operazione del 5×1000 a beneficio della Fondazione Campagna Amica:
“Una campagna che vuole sostenere il cibo buono, migliorando l’agricoltura, l’ambiente e il benessere di tutti. La rete di Campagna Amica è il luogo di incontro fra produttori agricoli e cittadini. Fondazione Campagna Amica promuove gli interessi di entrambi, per un cibo sicuro e di qualità, per una produzione sostenibile, per la difesa dei cittadini e consumatori italiani, per diffondere la cultura del cibo e della produzione agricola al 100% italiana e soprattutto per un giusto reddito agli agricoltori.“
Vi confesso che davanti a queste dichiarazioni non so se ridere o se piangere. Innanzitutto vorrei ricordare che non è reso pubblico ne lo statuto della Fondazione Campagna Amica (vi invito a cercarlo in internet!), ne un bilancio, ne una rendicontazione delle somme raccolte e del loro utilizzo. Una Fondazione non dovrebbe essere trasparente con i propri benefattori e con i cittadini italiani? Sinceramente mi viene da domandarmi quali progetti di ricerca sono stati realizzati, quali progetti di cultura alimentare sono stati avviati, dove e quali studi sono stati conclusi o sviluppati, insomma quali attività sono state fatte?
Non informare correttamente, non raccontare la propria attività svolta indica chiaramente quale considerazione abbia la Fondazione della Coldiretti dei suoi benefattori e dei suoi associati. Zero! L’importante è incassare per mantenere privilegi nascosti da una finta, o meglio inesistente, attività sociale.
Chi ha il coraggio di donare 1 cent a questa Fondazione?
Dr. Nicola Gozzoli
Presidente Insieme per la Terra