Angelo Frascarelli, come è sua consuetudine ormai consolidata, non riesce a tergiversare con intricati giri di parole per esporre le sue idee e lo fa sempre con termini semplici, efficaci e spesso punzecchianti od addirittura perforanti.
Io lo stimo proprio per la sua schiettezza, anche se a volte potrei anche risentirmi per l’eccessiva franchezza con cui rimprovera ed invita al contempo ad adottare l’uso dell’autocritica.
So della sua rabbia e sofferenza, perché Angelo non accetta di veder maltrattare il comparto agricolo ed agroalimentare italiano e lui non si risparmia di certo a sollecitare i principali attori del settore, ossia noi imprenditori agricoli, a non accettare e subire tutto quello che ci buttano sulle spalle per aggravare il nostro lavoro, sempre più difficile, con una remunerazione sempre in ribasso e, al contrario, con una tassazione sempre in rialzo.
Governo e sindacati di categoria di certo non si preoccupano di snellire e semplificare tutta quella burocrazia, inutile ed asfissiante, che continua sempre più a crescere, per loro è lavoro certo, ma per noi è tutt’altro.
E, come rimprovera Angelo, troppe leggi non servono a portare concretezza e quindi fatti, ma solo a far inbestialire noi imprenditori che non sempre riusciamo ad interpretarle, quindi le dobbiamo subire e pure ci raffreddano quella passione necessaria per poter continuare quotidianamente a fare la miriade di lavori necessari per far sì che su tutte le tavole dei consumatori possano arrivare alimenti all’insegna della bontà e della salubrità.
Grazie dell’aiuto Angelo, perché con le “parole” si mangia solo aria, mentre con i prodotti dei nostri “fatti” si campa tutti i giorni e per tutta la vita.
Bertolini Claudio
La Nuova Agricoltura